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Paolo Sanvitale, classe 1983, è approdato ai fornelli dopo una carriera da ciclista professionista che ha abbandonato a 19 anni per seguire la passione della cucina. Dopo varie esperienze, tra cui un anno in un ristorante italiano a Salisburgo, e varie tappe in ristoranti stellati, ha aperto un locale proprio a La Spezia, sua città d’origine, sempre mantenendo viva la curiosità di studiare e sperimentare nuove tecniche di cucina, che alla fine lo hanno portato a incontrare la famiglia Ferro-Sandri decidendo di entrare a far parte della loro realtà.
La cucina de La Lucerna di Ferro è in armoniosa corrispondenza con la geografia del luogo in cui sorge il ristorante, intrisa dei profumi e dei sapori del mare, con generose incursioni nell’entroterra ed echi piemontesi e persino siciliani, quale omaggio alla storia delle persone che hanno fatto di questo luogo un unicum e un punto di riferimento per chi vuole vivere la bontà di queste terre.
Il punto di partenza del menù è la generosità del mare locale, capace di offrire in ogni stagione pescato variegato di ottima qualità, con un occhio di riguardo per la tradizione che non cessa mai di essere indagata e riproposta con uno sguardo che la ricontestualizza e la rende salubre e contemporanea.
Un viaggio in Liguria che solca le profondità marine e inizia con plateau di crudi che variano a seconda della disponibilità stagionale e con piatti in cui la tradizione incontra procedimenti nuovi ed impiattamenti eleganti.
Anche nella pasta e nei risotti è il mare a scandire il ritmo della cucina, rivisitando piatti semplici con un tocco di creatività e gradevolezza.
Nei secondi piatti predomina la freschezza delle materie prime, trattate con cura e prediligendo una cottura espressa in pieno rispetto dell’integrità della materia stessa e dei gesti antichi che raccontano di questo territorio, in nome di una cucina che vuole accogliere e donare benessere.
Tra i dessert, la Sicilia fa capolino nel semifreddo al pistacchio per rendere omaggio ai personaggi che hanno reso grande il piccolo borgo di Bocca di Magra, ma anche alle eccellenze della tradizione culinaria italiana.